Nuova Pac, si parte. È una rivoluzione. E noi ci siamo

Con il via libera al Piano Strategico PAC, l’Italia ha ora a disposizione un quadro di riferimento definitivo sotto il profilo legislativo, sul quale mettere a punto i regolamenti attuativi della nuova PAC che entrerà in vigore il 01.01.2023, ovvero tra poco più di 15 giorni.

In attesa della normativa interna riteniamo opportuno focalizzare l’attenzione sulle novità che già conosciamo e che andranno a formare i pagamenti alle aziende di ogni anno fino al 2027.

La prima novità della PAC riguarda l’accorpamento del greening nel valore dei titoli ed il loro ricalcolo: il pagamento annuo per titolo (base più greening) perderà circa il 48% del suo valore.

La seconda grande novità è data dagli Ecoschemi, pagamenti ai quali le aziende possono aderire volontariamente.

L’Italia adotterà 5 Ecoschemi, due dei quali di interesse per le aziende zootecniche: l’Ecoschema 1 “Pagamento per la riduzione dell’antimicrobico-resistenza e il benessere animale” e l’Ecoschema 4 “Sistemi foraggeri estensivi con avvicendamento”.

L’Ecoschema 1 prevede 2 livelli di adesione (indipendenti tra loro): il primo relativo al rispetto di soglie di impiego di antibiotici, prevede un pagamento di 66 €/UBA per le bovine da latte (24€/UBA per i suini) alle aziende che, alla fine dell’anno solare, rispetto alla DDD (dose giornaliera definita di farmaco) della mediana regionale mantenga valori di DDD entro il valore definito dalla mediana o, in caso contrario, riducano il proprio DDD. AGEA comunicherà nei primi mesi del 2023 la mediana Regionale ed il DDD di ogni azienda; in attesa ogni allevatore può consultare i propri dati di DDD (seppur provvisori e relativi al primo semestre 2022) accedendo al portale Classyfarm di Vetinfo.

Il secondo livello dell’Ecoschema 1 è riservato alle aziende che aderiscono al sistema di Certificazione SQNBA e svolgono, per l’intero ciclo o parte di esso, pascolamento di bovini o suini. Il premio per il secondo livello è pari a 240€/UBA per i bovini e 300€/UBA per i suini.

Il 1° dicembre corrente è stato pubblicato il Decreto che disciplina il Sistema di Qualità Nazionale per il Benessere Animale (SQNBA); si è ora in attesa delle norme specifiche per le diverse categorie di allevamento. Potranno aderire al SQNBA le aziende con valutazione positiva a Classyfarm; l’adesione potrà essere fatta nel corso del 2023 (non è oggi noto se entro il 31/12 o il 15/05 – data di presentazione della domanda PAC).

L’Ecoschema 4 prevede un sostegno alle superfici a seminativo in avvicendamento di colture leguminose e foraggere nonché da rinnovo; sulle leguminose e sulle foraggere non è consentito l’uso di diserbanti e prodotti chimici mentre su quelle da rinnovo (es. mais) è consentito l’uso della tecnica di difesa integrata.

Il pagamento si stima possa essere compreso tra i 40 ed i 110€/ha.

Infine meritano la dovuta attenzione le novità introdotte nella Condizionalità, ossia quell’insieme di impegni che le aziende devono rispettare per ricevere i pagamenti PAC:

  1. Obbligo di rotazione delle colture: non sarà consentito seminare sulla stessa particella la medesima coltura per più volte di fila. Interrompe la monosuccessione la presenza di una coltura intercalare che porti a termine il proprio ciclo produttivo. Quindi non sarà ammessa ad es. la semina sullo stesso terreno di mais dopo mais (anche in presenza di una coltura a perdere, es.  cover crop), mentre sarà possibile la successione loietto/mais – loietto/mais.
  2. Obbligo di destinare il 4% minimo della superficie a seminativo ad aree non produttive (elementi caratteristici del paesaggio e/o set-aside);
  3. Condizionalità sociale, ossia obbligo per l’azienda di essere in regola con la normativa sul lavoro e sulla sicurezza.

Il 2023 sarà anno di deroga per i primi 2 punti. La deroga però non sarà valida per le aziende che hanno in corso misure agroambientali quali minima lavorazione e semina su sodo. Così come la deroga prevista per il 4% di superficie non produttiva sarà ammessa solo per le coltivazioni di prodotti ad uso umano (quindi non vale per mais e soia).

Da quanto emerge da una prima analisi delle decisioni assunte dall’Italia per la nuova PAC appare evidente che siamo di fronte ad una riforma molto complessa dei sistemi di pagamento, dove l’imprenditore agricolo diventa sempre più protagonista. Se fino ad oggi era sufficiente all’agricoltore avere un pacchetto titoli per vedersi pagare più dell’80% del premio PAC, da ora in avanti sarà fondamentale la presenza di professionisti esperti tanto nella fase di preparazione e presentazione della domanda PAC quanto nella assistenza all’azienda per le verifiche necessarie sia per il rispetto della condizionalità che per l’adesione agli ecoschemi.

Noi siamo pronti per darvi una mano. Il nostro servizio CAA (Centro di Assistenza Agricola) è disponibile per coloro che desiderassero assistenza.

Non esitate a contattarci per telefono o al seguente indirizzo mail: info@farmconsulting.it

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