L’ottimismo della volontà

Fare l’elenco delle preoccupazioni e delle paure che le notizie quotidiane ci propongono, richiederebbe non poco tempo. Il settore delle vacche da latte non sfugge a queste condizioni e, forse, ne può aggiungere di ulteriori.

Molti imprenditori agricoli sono addirittura frastornati nel vedere sgretolati diversi punti fermi che hanno caratterizzato l’attività da lungo tempo a questa parte. Banalmente, se pur non si riesce a gioire, vedere che i trasformatori fanno a gara ad accaparrarsi le forniture di latte è una novità storica assoluta. Purtroppo, di storico c’è anche molto altro sul versante dei costi.

Come sempre, le crisi per le quali qualcuno soccombe, per altri rappresentano delle opportunità.  È probabile che, in una situazione in cui la tenuta delle aziende è messa alla frusta, riusciranno a passare questo mare in tempesta le aziende in grado di vedere e sfruttare le occasioni che si creano.

Noto, ad esempio, che un buon numero di aziende non si è attivata per partecipare al Bando Agrisolare, che prevede importanti incentivi per l’installazione di impianti fotovoltaici. Per quanto richieda un investimento, l’installazione di un impianto fotovoltaico è l’unico modo attraverso il quale un’azienda agricola può affrontare il formidabile impatto del costo dell’energia.

Analogo e più ampio ragionamento può essere fatto per il V Bando di Filiera.

Una grande quantità di liquami continua ad essere unicamente un problema e moltissime aziende non hanno ancora trovato il modo di farlo diventare una risorsa. Il liquame, è bene affermarlo con chiarezza, è prima di tutto un prodotto di valore. La tecnologia per produrre biogas, da cui derivare energia elettrica o biometano, è ampiamente consolidata. 

Molte opportunità si possono cogliere meglio, abbandonando il proprio individualismo. Ogni giorno, in svariati ambiti, abbiamo la riprova che più grandi sono i problemi, maggiore è la necessità di coalizzarsi. Mettersi insieme ad altri con fiducia è un passo difficile ed importante. Costituisce tuttavia una strada quasi obbligata per crescere ed affrontare le sfide che ci stanno davanti. Immaginare di affrontare in solitaria il futuro che ci aspetta e gli immensi problemi che ci stanno davanti mi pare una decisione poco saggia. Nessuna azienda agricola è sufficientemente grande da pensare di bastare a sé stessa; in altri ambiti, questo atteggiamento si potrebbe chiamare “delirio di onnipotenza”.

Siamo immersi in problemi estremamente complessi; nel contempo abbiamo a disposizione grandi opportunità. Un bel dilemma, non c’è che dire.

A ciascuno scegliere se far prevalere il pessimismo della ragione o l’ottimismo della volontà.

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