Biometano: guai a non pensarci

Nelle scorse settimane è stato emanato il decreto che regola il settore della produzione di biometano agricolo. Il decreto contiene rilevanti novità che rendono attraente l’attenta valutazione dell’investimento. Pur con tutti i distinguo del caso, si può dire che ci si trova di fronte ad una condizione economicamente simile al famoso incentivo del 28 centesimi del biogas di 10 anni addietro. L’azienda riceverà un contributo per ogni m3 di metano immesso in rete per i successivi 15 anni.

Riteniamo interessante che le aziende zootecniche, soprattutto se con interessanti disponibilità di liquami, prendano in considerazione la possibilità di trasformare il proprio impianto di biogas ovvero, partendo da zero, costruire un nuovo impianto a biometano.

Da considerare che, grazie all’utilizzo di fondi del PNRR, si può accedere a contributi in conto capitale finalizzati a ridurre il costo dell’investimento per un importo pari al 40% dell’investimento massimo rendicontabile.

È prevista l’apertura di 5 finestre autorizzative fino a fine 2024. Come il resto degli interventi del PNRR gli investimenti dovranno essere terminati e rendicontai entro il primo semestre 2026. Da notare che l’assenza del contributo a fondo perduto del 40% per la realizzazione degli impianti, rende poco interessante l’avvio dell’attività di produzione di biometano.

Un’occasione da non perdere.

Noi ci occupiamo dello studio di fattibilità preliminare e dell’iter autorizzativo.

Non esitate a contattarci per telefono o al seguente indirizzo mail: info@farmconsulting.it

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