Avete un Piano Strategico Aziendale?

Quale traiettoria dovrebbe seguire la mia azienda nei prossimi anni?

Passo a tre mungiture? Aumento le vacche, aggiungendo cuccette e spostando le asciutte? Costruisco una stalla nuova o è meglio realizzare prima un impianto di biogas, che generi utili e liquidità? Trattore nuovo o campagna ai contoterzisti?

Tutte queste domande senza risposta pesano e, se non trovano soluzione, vengono spesso accantonate, come se non pensandoci il problema scomparisse. Eppure, fare questo sforzo sarebbe di vitale importanza, soprattutto per difendersi dalla morsa del mercato che ci impone spesso un prezzo del latte non premiante da una parte e costi delle materie prime alle stelle dall’altra.

Se è vero che in ogni crisi si nasconde un’opportunità e che un’impresa che non investe non è destinata a durare, è il caso di dire che ognuno di noi dovrebbe avere un proprio Piano Strategico Aziendale. Una simulazione, cioè, delle situazioni che si verrebbero a creare grazie ad una serie di investimenti, piccoli o grandi, da confrontare con la proiezione della situazione attuale.

Si alza la nebbia che avvolge il futuro della nostra azienda, si stabiliscono cifre e passaggi, si scartano alternative meno vantaggiose e si pongono le basi per arrivare a maggiori successi.

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