Grandi problemi. Fare l’elenco dei numerosi problemi con i quali l’azienda zootecnica si confronta è argomento che richiede del tempo. Anche altri settori sono andati in sofferenza per diverse concomitanze che nessuno avrebbe osato supporre. Il nostro settore è tra quelli che si confronta con costi che sono oggettivamente esplosi, alimenti ed energetici su tutti. Questa situazione investe tutti i segmenti del nostro lavoro: ciò che fino a ieri rappresentava una solida acquisizione oggi non ha più ragione di essere. Fino a ieri si considerava che i costi di produzione del mais, trinciato, pastone o granella, fossero superiori o uguali al costo di produzione. Alle quotazioni della granella di 40€/q, o anche di 32, come era prima della guerra in Ucraina, i dogmi di cui sopra, sono evaporati ed è opportuno rivedere i piani colturali. Si tratta di uno tra tanti esempi possibili.
La densità e la numerosità dei problemi, scuote alle radici ogni singola azienda.
Grandi rischi. In una situazione così complessa, la bussola che abbiamo sempre utilizzato rischia di non essere più adeguata. Ci vuole poco ad imboccare la strada sbagliata ed a trovarsi totalmente fuori rotta. Più la situazione aziendale è delicata, più è sentita la necessità di virate importanti: ne conseguono rischi più alti. Visto che i problemi, più di prima, sono di natura economica e finanziaria, non disporre di adeguati strumenti di comprensione può indurre a scelte dettate dalla paura. Comprendere se eventuali problemi di costi di produzione siano legati ad Opex (costi Operativi) o Capex (costi del Capitale) è fondamentale per imboccare la strada sicura. Se ho Opex adeguati ma Capex alti, dovrò considerare sviluppi in termini di quantità prodotta, in modo da diluire i Capex su una maggiore quantità prodotta. Se ho Capex adeguati ma Opex alti, dovrò concentrarmi sui costi ordinari di gestione, primo tra tutti il costo di alimentazione della mandria.
Grandi opportunità. Paradossalmente, per alcune aziende, l’annata potrebbe essere tra le migliori degli ultimi anni. Proviamo ad immaginare aziende che abbiano adeguate scorte di mais (silomais-pastone o granella per le aree a Parmigiano); proviamo ad immaginare che queste aziende abbiano operato ed operino per fissare i costi dei più importanti alimenti. Ed immaginiamo che queste aziende abbiano impianti Fotovoltaici. Certamente avranno costi di gestione in aumento; si annunciano tuttavia prezzi del latte non banali.
Mai come ora, sono inoltre disponibili agevolazioni importanti per investimenti di vario tipo: PSR, Progetti di Filiera, Agrisolare e rimozione di amianto, Biogas, coperture di vasconi, Agricoltura 4.0, Sabatini, Incentivi ai giovani, cumulabilità tra alcuni incentivi, ecc.
Ho l’impressione che quest’annata scaverà un solco tra le aziende: da una parte quelle che cavalcano l’onda, hanno strumenti di comprensione del proprio business, rendono efficiente la propria gestione, investono nello sviluppo utilizzando gli importanti incentivi disponibili; dall’altra le aziende che, loro malgrado, non riescono o temono di salire sull’onda. Proviamo ad immaginare come saranno tra cinque anni queste due tipologie di aziende.
E decidiamo dove collocare la nostra.
Viviamo tempi difficili, rischiosi e pieni di opportunità. A ciascun imprenditore spetta di decidere cosa focalizzare.