I prezzi delle materie prime hanno raggiunto in questi ultimi mesi quotazioni mai viste. Il problema è che anche le previsioni per il prossimo futuro non paiono essere rosee. Gli allevatori che decidono di resistere, si chiedono una volta di più come fare per mitigare l’effetto di questa situazione ed evitare di vedere azzerato il loro margine a fine anno.
Spesso non occorre andare troppo lontano per trovare una parte delle risposte che cerchiamo. Potremmo ad esempio cominciare a chiederci se abbiamo realmente bisogno di allevare tutte quelle manze e tutte quelle vitelle. Se non calcoliamo qual’è il nostro effettivo bisogno di rimonta, rischiamo seriamente di bruciare il nostro margine, a maggior ragione con dei costi come quelli attuali. Il famoso conto della serva, ci dice che, a 2 € al giorno di costo alimentare, portare una manza al parto a 24 mesi ci costa circa 1.500 €; oltre a tutto il lavoro che è necessario ed agli altri costi, come seme, vaccini, farmaci ecc… Abbiamo in passato scritto articoli che trattavano l’argomento da un punto di vista economico: sappiamo già che sono in ballo diversi centesimi per ogni litro di latte prodotto.
Individuato il numero corretto di vitelle e manze per la nostra azienda, dobbiamo quindi concentrarci su due aspetti fondamentali: come sceglierle bene e come allevare le “vacche del futuro”. Sul primo aspetto, occorre un buon consulente genetista ed un buon piano di accoppiamento. Sul secondo, occorre porre la massima attenzione a colostratura, vaccinazioni e svezzamento, accrescimenti. Se questi sono punti deboli, c’è bisogno di un buon consulente zootecnico.
Certo, poi si può sempre pensare che il prezzo del latte non è mai abbastanza, lamentarsi e non fare niente. Ma chi ha la stoffa per resistere, sa cosa deve fare.