Un’analisi fondamentale per monitorare il processo biologico in corso, è il controllo del rapporto FOS/TAC, il quale con un numero esprime, a grandi linee (quantitativamente), lo stato di salute del sistema biologico presente in impianto al dato momento dell’analisi.
Ma cerchiamo di capire un po’ meglio da cosa è composto questo rapporto.
FOS= Flüchtige Organische Säure ossia Acidi Organici Volatili – VOA – [mgeq ac. acetico/litro].
TAC= Totales Anorganisches Carbonat ossia Indice di Alcanilità Totale [mgeq bicarbonato di sodio/litro].
Il rapporto FOS/TAC è il risultato delle titolazioni FOS e TAC le quali rappresentano un’analisi quantitativa del rapporto tra la quantità di acidi presenti nel sistema fluido e il potere tampone del fluido stesso. Il rapporto definisce quindi la capacità del sistema di supportare la fase acidogenica della flora microbica. Rapporti FOS/TAC troppo elevati indicano sovraccarichi di acidi rispetto al tampone, più il carico di acidi si alza più ci si avvicina alla problematica di acidosi del sistema microbiologico.
È difficile dare un valore di FOS/TAC corretto a livello generale, in quanto le variabili in gioco sono molteplici.
La stabilità biologica di un impianto (ossia rapporto FOS/TAC stabile) dipende principalmente da 5 parametri:
-alimentazione dell’impianto
-volumi dell’impianto (ritenzione idraulica)
-temperatura di esercizio (mesofila, termofila)
-tecnologia dell’impianto (carico, miscelazione e scarico)
-ricircoli e diluizioni
Generalmente si può dire che un impianto standard agricolo alimentato a reflui (letame e liquame) e quota parte di insilati, con tecnologie adatte, ritenzione corretta rispetto alle matrici caricate e condotto in mesofila può attestare il suo rapporto FOS/TAC standard tra 0,20 e 0,25.
Controllare periodicamente il rapporto FOS/TAC, creando uno storico dell’impianto, aiuterà a capire il suo stato di salute e come si comporta il sistema biologico al variare delle stagioni e inoltre aiuterà a riconoscere in anticipo eventuali problematiche di percorso.