Non è propriamente corretto affermare che in caldo incida sul sistema biogas, in quanto questo dovrebbe essere isolato dall’esterno: la stagionalità quindi incide eventualmente sulle matrici in ingresso e sulla gestione dell’impianto.
Generalmente si può dire che un impianto biogas agricolo alimentato a reflui (letame e liquame) e quota parte di insilati, può andare incontro a diverse problematiche dovute alla stagionalità: in primis la diluizione dei reflui dovuta all’aumento del consumo d’acqua da parte degli animali e dagli impianti di raffrescamento presenti in allevamento. L’aumentare del quantitativo di acqua caricata nel digestore diluisce il potenziale metanigeno dei liquami e allo stesso tempo diminuisce l’HRT (tempo di ritenzione idraulica) dell’impianto stesso. La diminuzione della resa in biogas dei reflui fa si che per mantenere la produzione si aumenti il carico della biomassa: questa mossa non è sempre corretta poiché si va ad aumentare il carico di acidi e la flora batterica viene messa sotto stress. Cambiamenti drastici e/o continui cambi di ricetta, possono causare squilibri di sistema con conseguenti problematiche derivate: perdite di produzione, scarico di materiale indigerito, diminuzione/sbalzi del pH all’interno del digestore e acidosi dell’impianto. Inoltre altre problematiche che hanno come complicazione finale la perdita di potenziale biogas sono le fermentazione anticipate dei liquami in pre-vasca di carico e nelle stalle, la fermentazione in platea dei letami, le fermentazioni anomale delle biomasse in pre-vasca, il deterioramento del fronte della trincea dovuto al surriscaldamento.
Con l’aumento delle temperature e l’avanzare dell’estate anche il “sistema biogas” richiede quindi accortezze e talvolta piccoli cambiamenti che possono mantenere e migliorare la redditività dell’impianto: Ecco alcuni consigli utili da seguire:
- Tenere sotto controllo la qualità del biogas tramite analisi in loco
- Controllare periodicamente il rapporto FOS/TAC creando uno storico dell’impianto
- Evitare o ridurre i ricircoli in quanto l’aumento delle acque nel refluo diminuisce già l’HRT
- Caricare un ricetta bilanciata e il più costante possibile
- In caso di cali produttivi prima di aumentare il carico del solido escludere tutte le problematiche possibili e sincerarsi che la flora batterica sia “in forma”
- Evitare il sovraccarico della pre-vasca per diminuire le fermentazioni anticipate
- Mantenere una miscelazione equilibrata per evitare stratificazioni
- La miscelazione di fondo è fondamentale: andrebbe eseguita periodicamente
- Caricare il letame quanto prima: meno rimane in platea più renderà nel digestore
- Evitare il carico di biomasse mal conservate: il digestore è un allevamento di batteri e non una discarica!
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